FaSD
PSR CALABRIA 2014 – 2022
MISURA 19.3 COOPERAZIONE INTERTERRITORIALE
PROGETTO “FaSD – Fattorie Sociali per la Disabilità. La forza della fragilità per lo sviluppo dei territori locali”
CUP J38H24000440006
FINALITÀ E OBIETTIVI DELL’INVESTIMENTO
Il GAL Serre Calabresi, insieme ad altri GAL della Regione Calabria, è beneficiario di un contributo nell’ambito della Misura 19.3 del PSR Calabria 2014–2022 per la realizzazione del progetto di cooperazione interterritoriale FaSD – Fattorie Sociali per la Disabilità. L’obiettivo generale è quello di valorizzare la fragilità come risorsa per lo sviluppo dei territori rurali, attraverso modelli innovativi di agricoltura sociale e inclusiva.
Il progetto intende promuovere l’inclusione sociale, relazionale e comunitaria, facendo dell’agricoltura sociale una leva strategica per l’attivazione di servizi di prossimità in aree interne e marginali. Le azioni previste sono rivolte prioritariamente a persone con disabilità, disagio psichico o in condizione di vulnerabilità socioeconomica, ma coinvolgono in modo attivo anche famiglie, operatori socio-sanitari, imprese agricole, enti locali, terzo settore e comunità locali.
L’intervento mira a rafforzare il legame tra agricoltura, coesione sociale e salute pubblica, generando impatti positivi su scala sociale, ambientale ed economica e promuovendo la costruzione di reti territoriali stabili, fondate sulla cura, l’autonomia e la rigenerazione del capitale umano e relazionale.
Tra gli obiettivi specifici vi è la creazione di alleanze tra attori pubblici e privati, l’attivazione di percorsi educativi, terapeutici e formativi in contesto rurale, la sperimentazione di micro-filiere solidali e la valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale dei territori, con ricadute dirette sul benessere e sulla qualità della vita nelle aree interne.
Il progetto si fonda sui principi della sostenibilità ambientale, dell’economia circolare e dell’innovazione sociale, e prevede la realizzazione di eventi esperienziali, laboratori, incontri pubblici e attività formative, al fine di promuovere una nuova cultura del prendersi cura, basata sulla relazione, sul lavoro agricolo e sulla prossimità.
DESTINATARI
I destinatari del progetto FaSD sono in primo luogo le persone con disabilità, disturbi psichici o in condizione di fragilità, i loro familiari e le comunità locali. A essi si affiancano le imprese agricole e agrituristiche, le cooperative sociali, le associazioni di promozione sociale, le scuole, i servizi socio-sanitari pubblici, i Comuni, gli educatori, i tecnici della salute mentale e tutti gli attori che operano nell’ambito della rigenerazione sociale e rurale.
Destinatari indiretti sono anche i fruitori turistici, gli operatori culturali e i cittadini interessati a percorsi di consapevolezza, sostenibilità e cittadinanza attiva.
MODALITÀ DI ATTUAZIONE
Il progetto sarà realizzato a regia diretta dal GAL, che assumerà il coordinamento delle attività comuni e locali, garantendo il rispetto delle tempistiche, degli standard qualitativi e delle normative vigenti.
I soggetti operanti nei settori dell’agricoltura sociale, dell’inclusione socio-lavorativa e della promozione territoriale saranno coinvolti tramite manifestazioni d’interesse, convenzioni o incarichi professionali selezionati secondo criteri di trasparenza e conformità ai regolamenti comunitari.
Il GAL assumerà un ruolo di regia tecnico-organizzativa e di attivatore di processi inclusivi, operando in stretta collaborazione con le fattorie sociali e/o didattiche e gli altri partner territoriali. In tale ambito, garantirà il supporto necessario allo studio, alla sperimentazione e alla validazione di un modello innovativo di fattoria sociale, fondato sulla valorizzazione della fragilità come risorsa, sull’integrazione tra pratiche agroecologiche e relazionali, e sulla co-progettazione con le comunità locali. L’obiettivo è costruire spazi rurali generativi, capaci di coniugare cura, partecipazione e rigenerazione territoriale.
Elemento centrale del progetto sarà la costituzione di una rete sociale territoriale multistakeholder, composta da enti pubblici, imprese agricole, realtà del terzo settore e istituzioni socio-sanitarie, con l’obiettivo di promuovere modelli collaborativi e innovativi di welfare rurale.
All’interno di questa cornice, verranno attivati due interventi pilota di permacultura applicata presso fattorie sociali del territorio, in collaborazione con soggetti che operano con persone in condizione di svantaggio sociale e/o disabilità. Gli interventi saranno co-progettati e attuati secondo principi di agroecologia, partecipazione comunitaria e inclusione attiva, contribuendo alla rigenerazione dei luoghi e al benessere delle persone coinvolte.
Ogni incontro e/o evento sarà concepito come una festa del territorio, in cui la fragilità verrà valorizzata come risorsa generativa. Saranno protagoniste testimonianze dirette, pratiche trasformative, esperienze di cura, incontri culturali e momenti di socialità diffusa.
Particolare attenzione sarà infine rivolta alla coerenza e integrazione della comunicazione, per garantire un uso efficace delle risorse disponibili, evitare sovrapposizioni e rafforzare la visibilità dei risultati progettuali in modo unitario e coordinato.
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