STALETTI’

Stalettì è un Comune della provincia di Catanzaro situato sul golfo di Squillace da cui si gode un panorama con una visuale che va da Crotone a Punta Stilo. Si ritiene fondata dai profughi della località Lissitania, sorta nei pressi di Santa Maria del Mare Torrazzo e devastata dai saraceni. Nel XVII secolo subì dure incursioni turche. Molti danni fece anche il terremoto della seconda metà del Settecento. Riconosciuta Comune e inclusa nel cantone di Catanzaro, ai tempi della Repubblica partenopea, col nuovo ordinamento amministrativo disposto dai francesi, a principio del XIX secolo, fu inserita dapprima nel cosiddetto governo di Squillace e poi tra i Comuni del circondario facente capo a questo centro. Fra le tante opere architettonico-religiose del Comune osserviamo la Chiesa Madre, le cui prime notizie riguardanti la sua edificazione risalgono al 1500. E’ dedicata a Santa Maria del Suffragio e ad oggi è quasi un rudere. La costruzione presenta una planimetria irregolare e sulla facciata cinquecentesca si addossa una struttura a volte a botta. L’insieme sembra far parte di un sistema militare, presidio difensivo di una delle strade di accesso all’abitato che scende fino a mare. Nell’impianto originale era una piccola Chiesa distrutta dal terremoto del 1783 e ricostruita ed ampliata dalla Cassa Sacra.

Chiesa dell’Immacolata


Chiesa del Rosario


Abazia di San Gregorio

L’Abbazia di S. Gregorio invece venne fondata tra l’età cassiodorea e l’alto medioevo, qui si accentrava il mondo monastico. Danneggiata anch’essa dal terremoto del 1783, nel 1891 dopo lavori di riadattamento e restauro, diventa Convento dei Francescani Minori. Addentrandoci per le vie del Comune, sorge la Chiesa dell’Immacolata edificata nel XVIII secolo. Si tratta di una struttura in pietra lavorata dalle maestranze locali, probabilmente di Serra San Bruno. La facciata presenta un mirabile equilibrio geometrico con il portale in granito grigio, secondo la tradizione del periodo storico a cui va ascritta anche la particolare conformazione del timpano che lo sovrasta. L’interno è a navata unica e presenta una bella volta a botte con alcuni affreschi e un altare in marmi policromi al cui centro è posta la statua della Madonna Immacolata. Sita accanto alla Chiesa dell’Immacolata vi è la Chiesa del Rosario, edificio di antica fondazione, rinnovato in linguaggio classico nell’Ottocento. La struttura ha una semplice conformazione geometrica, con una facciata a capanna dall’ampio frontone e con quattro lesene doriche e ioniche scolpite in pietra locale. Il portale è anch’esso scolpito in pietra granitica lavorata finemente dalle maestranze locali. Sulla sinistra si erge la torre a base quadrata con sistema campanario tutt’ora funzionante. Alla destra dell’altare maggiore è situata la statua della Madonna del Rosario, mentre, dietro l’altare ritroviamo un bellissimo crocefisso ligneo.



Le spiagge di Copanello, Caminia e Pietragrande

A Stalettì ritroviamo le vasche di Cassiodoro, bellissime formazioni rocciose naturali che sono uno dei tanti itinerari da non perdere lungo la costa degli aranci o dei saraceni. Queste vasche naturali venivano utilizzate per l’allevamento ittico e appartenevano al Vivarium di Cassiodoro, monastero fondato da questo illustre letterato intorno al 555 d.C.. Il Vivarium non era solo luogo di preghiera, ma era soprattutto un’importante officina di ricerca e di studio, nota nel Medioevo in tutta Europa e crocevia di viaggiatori e studiosi. I paesaggi marini di Stalettì racchiudono specchi d’acqua marina dal colore turchese che bagnano spiagge di estrema bellezza.

Ruderi della Chiesetta di San Martino

Vasche di Cassiodoro

 

Testi e immagini sono tratti dalla pubblicazione “Le Terre del Sole“. Foto di Giuseppe Burdino.