CARDINALE

I primi insediamenti del luogo potrebbero risalire al 4000 a. C. infatti, nel 1800 lungo il fiume Ancinale furono ritrovati dei reperti risalenti al Paleolitico e al Neolitico.
A testimonianza del passaggio dei romani e dei greci rimane il nome dell’altopiano Lacina, con riferimento alla divinità pagana. Cardinale, indicato in alcuni documenti come Cardinalum o Cardinalis, deriverebbe secondo alcuni studiosi dal verbo “cardare” forse per via dei panni di lana che qui si producevano e poi si cardavano. Dopo essere stato feudo di Monteforte nel 1200, il paese divenne nel XV secolo ducato dei Mazzantini, signori della contea di Squillace. Nel 1436 per concessione di re Alfonso I passò ai Gironda, famiglia di origine normanna.

Castello Filangieri

Ultimi feudatari furono i Borgia sino al momento in cui divenne Comune nel 1811. Cardinale, insieme a Torre di Ruggiero, è al primo posto in Calabria per la produzione di Nocciole. Questa pianta occupa il 48% della superficie agricola. Sono estesi anche i castagneti, un tipo di vegetazione che, tra l’altro, favorisce la crescita di funghi che vengono commercializzati freschi o inviati all’industria di trasformazione.
Cardinale è un Comune ricco di beni monumentali. Prima fra tutti è la Chiesa Matrice di San Nicola di Bari, la cui struttura ha origini remote tanto da ipotizzarne la sua esistenza già nella prima metà del 1500. 

Chiesa Matrice San Nicola di Bari

Questa Chiesa ha subito numerose ristrutturazioni nel corso dei secoli, in particolare a seguito dei numerosi eventi sismici che si susseguirono. La facciata attuale è stata abilmente edificata dai maestri scalpellini successivamente al terremoto del 1783, secondo il gusto neoclassico. L’interno della Chiesa presenta tre navate e conserva statue lignee di notevole pregio, realizzate ad opera di ebanisti di grande talento. L’altare maggiore è in legno policromo, interamente intagliato, dipinto e decorato da artisti serresi. Uno degli edifici più suggestivi di Cardinale è il Castello appartenuto ai Filangieri, famiglia originaria di Napoli a cui fu ceduto dal principe Filippo Ravaschieri che, intorno al 1818, non avendo figli, decise di cedere il principato di Satriano e il ducato di Cardinale a suo nipote Carlo Filangieri che vi realizzò la ferriera di Razzona, inserita nell’antica tradizione di fonderie calabresi attive già dal 1000.
Per le vie di Cardinale dominano Palazzi di grande valenza i cui portali sono di mirabile bellezza. Il Palazzo Pelaggi è uno dei più importanti e risale certamente a prima del ‘700. Ricco di elementi decorativi in pietra granitica lavorati a mano -mirabile è il portale d’ingresso- ha subito negli anni diversi interventi di recupero per tutelarne le peculiarità. 

Palazzo Nisticò

Nel centro di Cardinale, al lato della Chiesa Matrice, si trova l’ottocentesco Palazzo Nisticò. Di particolare rilevanza è l’imponente portale in granito bugnato a diamanti, con motivi geometrici, di stile neoclassico che, ai lati, presenta delle volute in stile barocco. Nella facciata del palazzo risalta il balcone del primo piano realizzato con soglie in granito, sorrette da mensole in pietra finemente lavorata. Infine Palazzo Mammone, detto anche il Palazzo di “Don Martino”, dove nacquero gli otto fratelli De Luca che diedero molto lustro a Cardinale.

Campanile della Chiesa Matrice di San Nicola di Bari

 

Testi e immagini sono tratti dalla pubblicazione “Le Terre del Sole“. Foto di Giuseppe Burdino.