ARGUSTO

Argusto è un grazioso borgo collinare, uno tra i più piccoli della Calabria, con un piacevole paesaggio di colline ed in lontananza il mare. Veniva erroneamente chiamato anche Arbusto o Arguto. Le origini del suo borgo sono sconosciute e l’etimologia del toponimo che viene riportato da qualche studioso rimane incerta. Intorno al 1400 Argusto fece parte del Principato di Squillace e precisamente della dote di Sancia D’Aragona, figlia del Re e sposa di Goffredo Borgia D’Aragona, imparentato col Papa Alessandro VII. Nel XVII secolo, era compreso nella Baronia di Soverato. 

Convento di Santa Maria della Sanità

Questo Comune venne successivamente venduto al nobile casato dei Marincola che ne conservò il possesso fino alla prima metà del Settecento, fatta eccezione per un breve periodo di tempo durante il quale venne concesso ai Salerno di Guardavalle. Entrato poi a far parte delle proprietà dei Marchitelli, rimase possedimento di questa famiglia fino all’eversione del feudalesimo sancita dalle leggi napoleoniche. Nella prima metà dell’Ottocento, fu inserito dapprima nel cosiddetto governo di Satriano e poi tra i Comuni del circondario di Chiaravalle Centrale. La storia post-unitaria di Argusto non si discosta da quella del resto dell’Italia meridionale e purtroppo, come per tanti altri Comuni calabresi, anche questo Comune subì numerosi danni causati dal terremoto della seconda metà del Settecento.

Ponte di Sofia

Oggi l’economia locale si basa prevalentemente sull’agricoltura che conserva un ruolo decisamente importante. La produzione agricola è incentrata e basata sulla coltivazione di cereali, ortaggi, olivo, agrumi uva e frutta in genere. Una parte della popolazione si dedica anche alla zootecnia prediligendo l’allevamento di ovini e caprini.

Tra i diversi luoghi sacri si possono visitare i ruderi del Convento di Santa Maria della Sanità fondato il 29 maggio del 1593, ove dimoravano in origine due sacerdoti e un laico. Nel 1654 fu soppresso da Papa Innocenzo X e poi aggregato dal Vescovo Paolo Filocamo alla Chiesa Matrice di Argusto dedicata a Sant’Ilario. Questi provvedimenti ed il legame con la Chiesa e con il Comune di Chiaravalle, consentirono ai chiaravallesi di rifugiarsi nei suoi territori in caso di calamità e di accedere alla coltivazione dei terreni.

Paesaggio

 
Di origine medievale è il ponte di Sofia, realizzato in ruvida muratura ad arcata unica, in pietra in conci, molto ben costruito tanto da resistere all’ingrossamento del fiume ed al tempo. Intitolato a Sofia, guardiana notturna del ponte, giovanissima vittima dei briganti, è sito fuori dal centro abitato di Argusto. 

Un intervento mirato al suo recupero ebbe luogo nel periodo compreso fra il 16 ed il 22 agosto del 1993, impiegando una squadra di volontari. Nel frattempo si procedeva ad uno studio cartografico tendente a giustificarne la presenza nella zona. L’intervento ha dimostrato la presenza di una serie di edifici connessi all’esistenza del ponte e si è potuto evincere che nel periodo medievale questa struttura era uno dei punti obbligati di transito per chi, risalendo dalla costa, intendeva avanzare verso l’entroterra. Al termine dell’intervento si è potuto determinare che il ponte risale intorno al IX secolo.

    

Per le vie di Argusto

Testi e immagini sono tratti dalla pubblicazione “Le Terre del Sole“. Foto di Giuseppe Burdino e Celestino Gagliardi.