AMARONI

Amaroni, gemellato con il Comune elvetico di Risch-Rotkreuz, è un piccolo centro dell’entroterra Catanzarese che vanta origini greche, come testimoniano ritrovamenti di monete e frammenti di antichi edifici. Secondo una delle varie interpretazioni, deve il suo nome al Convento di S. Morone, edificato in nome del monaco “Morone” o “ Marone”, un abate di S. Nicola De Malioli, poi distrutto dal terremoto del 1783 insieme all’Abbazia di S. Nicola. Amaroni rimane adagiato su una piccola collina, alle falde del monte Carbonara, da cui è possibile ammirare lo splendido panorama del Golfo di Squillace. Il territorio offre un paesaggio naturalistico di straordinario valore: lungo il corso del fiume “Ferrera” sorge “Fontana Serra”, una suggestiva area picnic ove trascorrere piacevoli momenti di spensieratezza tra castagni e ontani secolari.

Il fiume Ferrera

Grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale e della Comunità Montana “Fossa del Lupo” è stato creato un percorso naturalistico sino alla località “ Schiavi”, nel limitrofo Comune di Vallefiorita. Il percorso, tra pietre, ruscelli e giochi d’acqua conduce a “ Mortariadhu”, una vasca d’acqua formata da un caratteristico salto naturale di circa 5m. L’intero abitato è collocato tra due vallate e si immerge nel verde di castagneti, querceti ed uliveti. Il paese conserva notevolmente le sue caratteristiche di agglomerato formatosi lentamente in varie epoche, mostrando questi segni in particolare nella Chiesa Parrocchiale di Santa Barbara e nel Palazzo “Canale”, attuale sede municipale.

Palazzo Canale

 

La Sala Consiliare del Comune

Palazzo “Canale”, oggi sede del Comune, appartenne ad un barone, ultimo rampollo di un’antica e ricca famiglia. Nel periodo 2000-2002 è stato restaurato e annesso al vicino edificio comunale, Palazzo Cancelliere, per mezzo di un collegamento sospeso fra i due edifici. Negli ambienti inclusi alla casa comunale è stata realizzata la nuova Sala Consiliare che ospita un prezioso polittico costituito da sei grandi tavole del Maestro Giuseppe Rocca, avente come tema il martirio di Santa Barbara, patrona di Amaroni.

La storia della patrona di Amaroni e della sua chiesa, la Chiesa di Santa Barbara, è ricca di fascino. Si racconta che la Santa fu scelta come patrona del paese in seguito ad un evento miracoloso avvenuto fra il VII e il IX secolo: la statua della Santa, allora custodita nel Convento di San Nicola De Malioli, fu trafugata dagli squillacesi che desideravano averla a protezione del loro Comune ma, miracolosamente, riapparve nel luogo dove ora sorge la chiesa dedicata alla Santa. Nella chiesa vengono custodite le reliquie della Patrona, della Santa Croce di Cristo e di Santa Lucia.

Interno ed esterno della Chiesa di Santa Barbara

 

Dal dicembre 2005 Amaroni è Città del Miele della Calabria. Immersa in un luogo incontaminato del Mediterraneo, tra valli e prati fioriti, è culla di una antica tradizione che, da generazioni, coinvolge intere famiglie nella produzione di ottimi mieli: Millefiori, Acacia, Zagare, Castagno, Sulla ed Eucalipto. L’Amministrazione Comunale di Amaroni ha voluto identificare tutta la sua eccellente produzione con il brand Amaroni Mieli – I Buoni di Calabria.

   Il miele

 

Testi e immagini sono tratti dalla pubblicazione “Le Terre del Sole“. Foto di Giuseppe Burdino.